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   Mamma e papà si dividono sulla bici senza rotelle

   Società   29/07/2012- tendenze

Un articolo recentissimo apparso su  La Stampa.it (Costume), che riportiamo testualmente, descrive molto bene il problema  risolto con l’ utilizzo dei nostri destabilizzatori SmartTrainingWheels.

 

Da 5 anni a 7: ritarda l’età in cui i bimbi vanno sulle due ruote Colpa dei genitori protettivi, indovinate di chi in particolare?

Maurizio Ternavasio  Torino

Si impara a pedalare (senza rotelle) sempre più tardi, quando si sa già leggere, scrivere e far di conto. Se una ventina di anni fa la fatidica soglia coincideva più o meno con i cinque anni, ora si è saliti a sette. I genitori, in particolare le mamme, hanno paura. Lo rivela la ricerca «Genitori a pedali», realizzata dall’Osservatorio Metropolis che ha monitorato per un anno 150 coppie con bambini di età compresa tra i quatto e gli otto anni. E le sorprese

non sono mancate.

L’iperapprensività, secondo lo studio, colpisce sette madri su dieci. Terrorizzate che i propri figli vadano in bici, anche se spesso sono i padri che si affaticano per insegnar loro come stare in piedi senza l’aiuto delle ruotine. Un impegno non da poco, specie quando si ha a che fare con bimbi che non sanno cos’è l’equilibrio e che ogni due metri tendono pericolosamente a ruzzolare per terra, rischiando sbucciature su palmi delle mani, gomiti e ginocchia.
Così, mentre i papà si sforzano di garantire l’indipendenza ciclistica dei propri piccoli, le madri tergiversano. Forse perché vorrebbero ritardare il più possibile anche il fatidico momento in cui si stacca dalla propria due ruote il seggiolino in cui per anni si è portato in giro il bimbo per parchi e giardini, arrivando persino a sfidare le insidiose piste ciclabili cittadine.
Eppure la bici da grandi, seppur di dimensioni ridotte, è vista come uno strumento di grande utilità per la crescita del bambino. Più ancora che un divertimento è «un modo per fare movimento», (per il 34 per cento degli intervistati) e «il miglior mezzo per stare all’aria aperta» (per il 28). E se per il 6 può essere un ottimo strumento per migliorare le capacità motorie, per un genitore su 20 si tratta invece di un mezzo pericoloso, perché «si può persino cadere».
«Assistiamo ad un fenomeno di eccessiva protezione da parte dei genitori – spiega Valerio Leone, presidente della Dino Bikes, azienda attenta ai ciclisti in erba -. E quando i ragazzi inforcheranno una vera bici saranno impreparati».Eppure il tempo per imparare ci sarebbe, visto che all’83 per cento dei bambini si regala una due ruote prima dei cinque anni.

I criteri di scelta sono essenzialmente due: l’estetica e la robustezza (rispettivamente 34 per cento e 31). «Le più vendute sono quelle con le licenze dei personaggi dei cartoni animati tipo Spider-Man e Barbie o con i colori della squadra di calcio del cuore, che arrivano a coprire complessivamente il 70 per cento del mercato», racconta ancora Leone.
Poi viene il momento del grande salto, quello avversato dalle mamme. I padri invece sembrano essere fatalisti, per uno su due il momento giusto è «quando i figli se la sentono». «La tendenza di ritardare il distacco dalle rotelle coinvolge quasi tutta Europa: fanno eccezione la Polonia, dove a 4-5 anni si pedala già con le proprie gambe, e i paesi scandinavi che seguono, letteralmente, a ruota», continua Leone.

In realtà basterebbero pochi accorgimenti per assicurare una volta per tutte un’indipendenza che non si dimenticherà mai più e per tramandare una cultura sempre più di moda per necessità contingenti (leggasi costi e traffico). «Scegliere una bici di altezza giusta e sicura elenca infine Leone -, regolare il sellino in modo che i piedi tocchino per terra, spiegare la funzione del freno, non insistere se il bimbo non ne ha voglia e non portare la telecamera e tutti i parenti sino al quarto grado per immortalare il momento. Dopodiché gli si può dire a ragion veduta: Hai la bicicletta? E adesso pedala...».

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SI!! MA  IN MASSIMA SICUREZZA CON I DESTABILIZZATORI SmartTwheels, aggiungiamo noi!!!

DIFFERENT  OPINIONS BETWEEN MUM AND DAD ON THE BIKES WITHOUT TRAINING WHEELS

Society 29th /7/2012 – TRENDS

Our STWHEELS  are   a good solution for the problem of  a later and later learning to ride  a bike  without training wheels. Recently the newspaper La Stampa.it published  an article which describes this problem we resolved by our SmartTWHEELS.

 

From five years to seven years :children learn to ride a bike without training wheels later and later. Protective parents are responsible.

Maurizio Ternavasio  Torino Italy

Children learn to ride  a bike without training wheels later and later  when  they have yet learnt to read , to write, to count. If  twenty years  ago  children learnt to ride at 5 years ,now they learn at seven .Parents, in particular  the mothers ,are apprehensive according what reveals  the social research “Parents with pedals “ by Monopolis Observatory which  monitored 150 couples with children   from  four to eight years  during one year .The hyper-apprehension affects the 70% of the mothers .They fear that their children ride the bike , even if  often the fathers work hard to teach them how to stand balanced without the training wheels. A  not slight effort, above all when the children don’t know what is the balance and each two meters they risk to fall down, hurting hands , knees  and elbows. So while dad tries to guarantee a certain independence to the child , mum is waiting , perhaps because she doesn’t wish to take off from her bike the baby seat she had to take her child all around the city and along the cycle-tracks. On the other hand  bike is considered  useful for the growth of the child .It is considered not only   an amusement , but  a  way to make exercise (34% of the interviews ), the best way to live in the open air (28%) .For the 6% it may be a good way to improve the physical skills. Only for  few parents (5%) riding  a bike may be dangerous .Valerio Leone ,  Ceo of  Dino Bikes , declares :” Parents are too protective and  when children  begin to ride a bike they are not ready to do it”. They could have all the time to learn as the 83% of them receive  as a gift a 2 wheels bike under 5 years. A bike  is chosen  as a gift according  two main criterias:  a nice outlook  (34%)   and the  solidity(31%)”. The best sellers are those produced under license  of successful cartoons like Spider-man and Barbie or those personalized according the colours of the favourite  football team (globally the 70% of the market )”says Mr. Leone. Fathers seem to be fatalist: they think that the right moment is when their children feel to do it. The trend to  take off the training wheels  later and later  is relevant in all the European countries, excluded Poland, where children learn to ride the bike at 4-5 years and Scandinavia. Actually there could be few tricks  useful to guarantee the independence to the children and to let them not to forget what they learnt and to transmit them a trendier and trendier culture because of  the   relevant costs of petrol and pollution caused by car circulation. to choose  the right bike,  of the correct size, to set correctly the paddle  to let the feet touch the  ground, explain how the  brakes work not to insist if the child  doesn’t want, not to take the camera and invite all the relatives to fix the event …. Just wait for the right moment and  ask : “have you got the bike ? Now ride it….”

 

YES !!! BUT TOTALLY SAFE  BY  THE DESTABILIZERS SmartTwheels,  WE SAY !!!

 

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